Un ricordo che vale più di mille parole: la medaglia della Granfondo Puccini
C’è un momento, al termine di ogni grande impresa, in cui il tempo si ferma. È quello in cui la fatica si trasforma in orgoglio, il sudore in sorriso. Ed è proprio lì, in quell’istante irripetibile, che nasce il vero valore di un ricordo.
La medaglia della Granfondo Puccini Città di Lucca non è un semplice oggetto. È un’opera d’arte. Dalla mano geniale di Luana è nato un simbolo capace di racchiudere l’essenza di un evento che fonde musica, storia, sport e passione.
Al centro, il profilo inconfondibile della città: le mura rinascimentali, la Cupola di San Frediano, la Torre Guinigi, il Teatro del Giglio… e sì, anche Piazza Anfiteatro, cuore ovale e vibrante di Lucca, che accoglie da secoli storie di uomini, incontri e sogni. A sovrastare tutto, uno strumento musicale: perché Puccini non è solo un nome, è un’armonia che continua a vivere nel respiro di ogni pedalata.
La scritta “finisher” in alto è una carezza per chi ha dato tutto. Perché arrivare al traguardo non è solo tagliare una linea: è aver vinto contro le proprie paure, i propri limiti, il proprio tempo.
E allora sì, lasciamo pure da parte i volantini, le barrette anonime, i gadget senz’anima. Portarsi a casa questa medaglia è portarsi a casa un pezzo di storia, un frammento di Lucca, un’emozione fatta metallo.
Perché le cose vere, quelle che restano, non sono mai inutili. Sono eterne.